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Il signore degli anelli-cinema vs libro Maggio 22, 2007

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Dopo quasi 50 anni dal grande successo del libro di Tolkien, anche il cinema ha finalmente messo in scena Il Signore Degli Anelli. Il regista Peter Jackson è riuscito nell’impresa dove moltissimi prima di lui avevano fallito. Stanley Kubrick è l’esempio più famoso: cominciò questo progetto nel 1968 ma lo abbandonò solamente un anno dopo. Dopo la realizzazione del primo episodio, La Compagnia Dell’Anello, il regista ha ricevuto numerosi premi, ma anche alcune pesanti critiche. Molti non erano d’accordo su alcuni tagli di parti importanti della storia originale. Lo stesso Tolkien nel 1958 aveva scritto una lettera ad Ackermann (un altro celebre regista che aveva pure lui interrotto i lavori) dove elencava alcune scene fondamentali che avrebbero assolutamente dovuto esserci nel suo “film ideale”. Una di queste era quella dell’incontro fra gli hobbit e Tom Bombadil, un’ entità antichissima nata quando era stata creata la Terra di mezzo. Peter Jackson non accenna nemmeno a questa parte del racconto. I sostenitori del regista, però, ribattono che alcune parti andavano inevitabilmente tagliate per evitare che la durata del film superasse le 3 ore. Davanti ad una difficile scelta sono state privilegiate le scene di azione per mantenere alto il ritmo della trama, e così Tom Bombadil non ha trovato spazio. In conclusione ci sono 2 principali opinioni a proposito de Il Signore degli Anelli in versione cinematografica. Una è quella a favore rinforzata anche dai 17 premi oscar vinti dal cast; la seconda (sostenuta dai più esperti conoscitori di Tolkien) giudica l’opera di Jackson come una semplice fiaba convenzionale.

di:Ciz mont’in canada

Il guru Nicholas Negroponte nella sede di “Mr Geox “ febbraio 21, 2007

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Conferenza stampa del guru Nicholas Negroponte nella sede Geox con il Presidente Mario Moretti Polegato.

Una piccola rivoluzione culturale ed educativa sta creando il progetto OLPC (One Laptop for Child), un laptop supertecnologico a basso costo e basso consumo energetico che verrà donato a milioni di bambini nel mondo nei paesi meno sviluppati. Eliminare il digital divide informatico e culturale, con un piccolo oggetto che porta conoscenza e la diffonde, un progetto di intelligenza distribuita . Portare “la pace” attraverso la Conoscenza è una tra le scomesse di Nicholas ed Elaine (la moglie) impegnati in tale associazione no profit.

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INCONTRO con Armando Traverso marzo 2, 2006

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Armando Traverso conduttore e sceneggiatore RAI.
 logo_rai.JPG
Ora e’ impegnato con E’ DOMENICA PAPA’ ! la domenica mattina su RAI3
Si’ e’ un programma che va in onda su RAI3 ogni domenica mattina dalle 8,00 alle 9,00 che segnala occasioni per stare insieme con papa’ .Vengono presentati occasioni per trascorrere la giornata insieme nel miglior modo, con segnalazioni di visite a musei, escursioni, laboratori, mostre, rassegne  “intelligenti” e utili.Quindi un modo per stare insieme genitori e bambini divertentosi.
Il programma andra’  in onda fino a giugno e segnala sei occasioni per divertirsi restanado insieme.C’e’ anche un sito www.domenicapapa.rai.it
la possibilita’  di inviare e ricevere segnalazioni tramite messaggi SMS al numero 48201a cui bisogna poi aggiungere la scritta PAPA la sigla della provincia e infine ON.( 48201 PAPA-sigla provincia-ON ).
Quali progetti futuri ha in cantiere ?
La continuazione di E’ Domenica Papa’ , con il Mondo Fantastico e i suoi personaggi che rappresentano il sapere coniugando il fantastico con il reale.
Per il futuro ho appena scritto il soggetto e la sceneggiatura per un film di cartoni animati sul mondo fantastico delle fiabe per la Laterna Magica.
 armando.JPG

La Piazza pubblica una recensione del blog marzo 2, 2006

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Diario di bordo sul Web                        piazza
Blog,nuovo strumento di comunicazione

Blog e’ un’abbreviazione di weblog, che significa “traccia” o “diario di bordo” sul web,
ossia su internet. Si tratta di pagine web semplificate e con una struttura in parte personalizzabile,
in cui i contenuti sono solitamente organizzati in modo cronologico , in Italia l’esempio piu’  popolare e’ quello  del blog di Beppe Grillo, ma ce ne sono molti altri.
Il loro successo e’ dovuto anche al fatto che in molti casi sono gratuiti, che non vi e’bisogno di conoscenze tecniche particolari . Un  un  blog  può essere aperto in cinque minuti.,” e’ diventato il sistema piu’ semplice e meno costoso per esprimersi sul web” ci racconta uno studente.:
I blog sono ancora poco utilizzati a scuola, anche se ci sono insegnanti che hanno cominciato a coglierne le potenzialità .A Castelfranco però alcuni studenti da un po’  si sono cimentati sul campo.
Possono nascere così  contatti tra  studenti con loro coetanei,  scambi di comunicazioni  fra classi, sia in Italia  sia con l’estero. Se bene utilizzati, i blog possono diventare un mezzo straordinario di  arricchimento culturale. Basta un pizzico di coraggio e di fantasia, come in molti settori  dell’attivita’  umana.

Per la sua facilità di utilizzo, la gratuità e la possibilità di aggiornamento continuo, il blog si è imposto anche come un potente strumento editoriale. Si tratta di un mezzo ideale per cimentarsi con il giornalismo amatoriale. “Il blog può rappresentare un importane strumento di comunicazione, per noi giovani,  facile da utilizzare”, risponde GianLuca III Media .. Le regole sono meno rigide rispetto al giornalismo  tradizionale, : sui blog si tende a scrivere liberamente.Chi ha qualcosa da dire può farlo,ma la rivoluzione sta nella possibilità di espressione offerta a tutti  da Internet.
Il risultato è stato l’esplosione  di un’ enorme blogosfera ( l’insieme dei blog).
Un buon blogger ( autore di un blog)  è in genere anche un virtuoso della navigazione su web, della ricerca in rete, del confronto fra fonti informative diverse: tutte abilità che dovrebbero ormai fare parte di noi studenti.
Articoli, interviste, incontri con gli autori, scambio di segnalazioni , proposte sono alcuni tra gli argomenti affrontati dai giovani autori castellani.

link https://informare.wordpress.com

 

Minima Pedalia dicembre 23, 2005

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Incontro con l’autore Emilio Rigatti.

 minima

Come mai ha scelto il titolo Minima Pedalia?
Il titolo l’ho “rubato” da un libro che si intitola “Minima Moralia”, di un
filosofo tedesco che si chiama Adorno. Adorno ha scritto delle cose molto
interessanti sui “tempi moderni”, cogliendone alcuni degli aspetti più
problematici. Come quello dell’idolatria per le automobili e la velocità.
Così ho trasformato il “Moralia” in “Pedalia”, per rendere giustizia alla
bicicletta e per ringraziare Adorno del suo involontario contributo. 

Il libro è arrichito di varie immagini che funzioni svolgono?
Le immagini potrebbero anche non esserci. Ma me le ha volute fare un caro
amico e alla fine accompagnano il testo in maniera discreta ed efficace.
L’amico che me le ha regalate è morto poco dopo la pubblicazione del libro.
Così, per me, sono quasi un saluto di addio, un ultimo regalo che ha voluto
farmi. 

Con la sua precedente pubblicazione “La strada per Istambul” ha vinto il 
premio per la letteratura di un viaggio, ce ne parla un po’?
I premi te li danno gli altri e una giuria è spesso come un terno al lotto.
Per cui, se da un lato mi ha dato soddisfazione, dall’altro non ci do molta
importanza. La cosa più bella del premio è stata che a PAlestrina, dove l’ho
ricevuto, ho stretto un’ottima amicizia con delle persone di laggiù.E’ stata
la parte più bella del premio. 

Come mai è attratto dalla bici alla quale lei attribuisce i seguenti 
aggettivi:scientifica,geografica e poetica?
La bici mi piace per il modo in cui mi fa navigare nella realtà come fossi
in un sommergibile di vetro. Tutto mi sembra interessante, bello. O, se è
brutto, degno di essere osservato per farci delle riflessioni. E’
scientifica e geografica perchè ti offre degli scorci della realtà che
possono essere studiati come se fossi un geografo: fiumi, vegetazione,
rilievi, fenomeni meteorologici. Poi io la trovo poetica perchè ti fa
navigare nel paesaggio in modo tale che spesso tutto ha l’aria di essere una
poesia fatta di alberi, case, colli, nuvole invece che di parole. 

Altri scrittori hanno usato il ciclista come tema?
C’è una vasta letteratura di viaggiatori su due ruote, a cominciare da
Oriani, agli inizi del novecento, fino a numerosi scrittori-ciclisti dei
giorni nostri, molti dei quali pubblicati da Ediciclo, la casa editrice per
cui lavoro. 

Cosa ne pensa dell enuove tecnologie e di internet?
Mi sembrano uno strumento di informazione e di comunicazione straordinario.
Come sempre, bisogna saperlo usare e non finire per essere noi un’appendice
del computer. 

Cosa ha intenzione di pubblicare dopo questo libro?
Ho scritto un libro su un mio viaggio lungo la costa croata e montenegrina.
S’intitola “Dalmazia, Dalmazia”: Mi piacerebbe pubblicarlo l’anno prossimo.
Ma non dipende solo da me. Quindi: vedremo.
 grazie